Si scaldano i motori al paddock dell’area militare del “Pentagonito” dove il circus coloratissimo della Dakar freme in vista della partenza del 6 gennaio.
I mezzi meccanici vengono accuratamente preparati per affrontare le verifiche
tecnico-amministrative, abbigliamento ed equipaggiamenti di sicurezza inclusi, per portare successivamente i mezzi al “Park Fermee” dove non potranno più essere toccati fino a poco prima dello start. Molti bravissimi meccanici, vi assicuro he è uno spettacolo pazzesco vederli lavorare con precisione chirurgica sui mezzi, lavorano alacremente e incessantemente provando e ritoccando la dove necessario e diversi piloti si sono recati ad una quarantina di chilomeri dal paddock in una zona desertica a nord-est, per testare un’ultima volta le soluzioni adottate approfittando della presenza di alcune dune di sabbia che saranno le protagoniste dei primi stage e dove si presume possa già mettersi in atto la temibile “selezione” che andra sempre più scremando il numero dei concorrenti man mano che si susseguiranno le tappe.
Anche i nostri ragazzi Maurizio Gerini#42 e Fausto Vignola#108 sono impegnati alla cura delle potenti Hsqvarna 450 rally del Team Solarys di Castiglion Fiorentino, libernado le moto dalle vecchie grafiche per apporre le nuove raffiguranti i preziosi sponsor che renderanno colorate e accattivanti queste bestie a motore. I barvissimi meccanici di PBX Pedregà, Jordi e Juan hanno le mani d’oro; “vedere lavora pesti meccanici spagnoli, peraltro sempre sorridenti e di buon umore, è meraviglioso e ci incute fiducia e sicurezza. Tutto è a posto, abbiamo rifatto il machiage alle nostre moto e ci prepariamo a portarle alle verifiche techiche e amministrative avendo la massima cura” così ha dichiarato Gerini, il forte pilota dell’entroterra imperiese che insieme con l’altro ligure Fausto Vignola cercano di guadagnare anche la giusta concentrazione che sarà necessaria nei prossimi giorni, quando si comincerà a fare sul serio.
Nel pomeriggio è probabile che ci sia il tempo di ritornare in albergo, almeno fino a quando non si dovrà cominciare a dormire nelle tende che sono già state montate, per riposare il più possibile dal momento che il jet lag non è ancora stat smaltito a dovere; alle 4.30/5 del mattino siamo già svegli e attivi !
L’avventura continua.
Franco Iannone
ufficio stampa
Solarys Racing
Lima 3 gennaio 2018
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